E sono felice che non vi sia nulla di perfetto.
Niente di compiuto che riesca a spegnere l’ardore che mi incalza verso Te.
Il Tuo nome è Desiderio e la tua voce è Nostalgia.
L’imperfezione mi parla di Te: «Non io, non qui, non ora, non ancora».
Abiti lì, a fianco dell’incompleto che ti sa Presenza Assente.
Anche io ti so. In me, oltre me.
E sono felice che non vi sia - ancora - nulla di perfetto.
Che il Tuo nome sia Desiderio e la tua voce Nostalgia.