«Il Re dei malfattori». Abbracciare i propri nemici.
Omelia su Lc 23, 36-43 (Domenica di Cristo Re - Rito Ambrosiano)
Anche i soldati deridevano il Signore Gesù, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». (Lc 23, 36-43)
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Aveva confuso anche il Battista.
«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» (Lc 7, 19) gli aveva mandato a dire mentre si trovava in prigione.
Il Cristo Re, il liberatore portatore di giustizia poteva essere uno così?
E di quale libertà, di quale giustizia sarebbe stato protagonista?
I segni c'erano, ma erano ambigui.
Come tutti i segni, chiedevano una presa di posizione personale.
Interpretare è sempre dire di sé.
Mentre si decodifica, ci si rivela.
Forse, interpretare un segno è addirittura diventare qualcuno.
I capi del popolo interpretano i suoi segni.
Decidono: è un malfattore.
Interpretano volendo fare (la loro) giustizia.
Ucciderlo è cosa giusta, per loro e per il popolo.
Uccidere un uomo giusto è fare giustizia.
Non c'è nulla di più ambiguo della Croce.
Va interpretata. Devi dire chi sei, mentre dici cos'è e chi è il Crocifisso.
Una cosa, però è chiara e definitiva per l'evangelista Luca: quel Re ha una corte di malfattori.
Ladri, omicidi, violenti gli fanno da picchetto d'onore.
Gli rendono omaggio con l'insulto e lo scherno.
Lui tace.
Non v'è ambiguità però in quel silenzio che sa di abbraccio.
Anche quelli - quegli omicidi - sono i suoi.
E quel silenzio è il silenzio che fa tacere il male.
Quel silenzio è la Pace.