Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 1-3)
Beati voi.
Che ci si ragioni sopra, che se ne parli, che si tenti di renderla concreta, che ci si avventuri nel provare a praticarla, la Vita Cristiana si prende da una sola prospettiva: «Beati».
Una parola sola, ma fortissima. Ci si era impegnato Gesù a farla capire, ma qualcosa, poi, dev’essere andato storto.
Anche Matteo, fido evangelista, c’aveva messo del suo piazzando le Beatitudini come portone di ingresso del Discorso della Montagna. Quel “bigino” della Vita Cristiana che troviamo nei capitoli dal 5 al 7 del suo Vangelo, in cui raccoglie tutto il «ben di Dio» che popola l’esistenza di chi decide di andare dietro a Gesù Cristo.
Cose straordinarie come chiamare Dio con il nome di Padre e vivere da figli suoi. Oppure considerare ogni uomo fratello e ogni donna sorella, dimenticando la parola nemico. Spiazzare l’ansia del domani con la certezza della cura di Dio per ciascuno. Assaporare il gusto dell’eccedere in ogni gesto di compassione e di misericordia. Liberarsi dalla schiavitù dall’opinione altrui e gettar via le armi del giudizio impietoso.
E in cima a tutta questa meraviglia? «Beati». Per otto volte, che sette - numero della completezza - è ancora troppo poco.
Letizia, felicità, beatitudine per tutti, in tutto, a più non posso.
La volontà di Dio - la tanto bistrattata volontà di Dio - la ragione che ha mosso la sua creatività nell’inventare la Vita Cristiana è solo e soltanto questa: fare beati i suoi figli.
Il Dio, Padre di Gesù e Padre di ogni uomo e di ogni donna, vuole i suoi figli lieti e felici.
È bene ribadirlo, perché non sempre è così chiaro. Non tanto per ciò che Dio ha fatto o detto. Ma per quel che si è fatto, poi, delle parole e delle opere del suo Figlio.
Perché se abbiamo raccontato così spesso la Vita Cristiana in un percorso di sofferenze, mortificazioni e sacrifici da sopportare per volontà divina e da offrire per la nostra e altrui salvezza qualche malinteso deve esserci stato.
Lui, Gesù, era partito benissimo, con quel «Beati» che più chiaro di così non si poteva. D’altronde parlava per aver visto. Predicava ciò che sapeva per averlo intuito già all’opera nel mondo. Agiva per imitazione di quel che a Dio vedeva compiere.
Da uomo immerso nella storia degli uomini, Lui per primo aveva cercato, scoperto, ammirato, amato, scelto il Regno di Dio. La realtà per Gesù era diventata trasparente e non faceva altro che raccontargli di come il Signore del cielo e della terra operasse concretamente nell’esistenza di ognuno come un Padre - o una Madre - premuroso, discreto, fedele, misericordioso, generoso.
Padre - o Madre - della Vita, della Vita Beata.
Gesù vedeva uomini e donne beati, ciascuno a modo suo, ognuno per la sua strada speciale. Qualcuno lo era nella povertà, qualcuno nella mitezza, altri nella ricerca della giustizia, altri ancora nel costruire la pace. Lieti erano i misericordiosi e quelli che avevano un cuore puro. Ma anche quelli che si facevano servi dei propri fratelli, quelli che ascoltavano la parola di Dio e la praticavano, quelli che credevano, quelli che non cercavano le ricchezze, quelli che erano umili.
Beati.
Alcuni sapevano esserlo perfino dentro l’afflizione. Qualcuno che aveva accolto dentro di sé una forza di vita così potente da guardare in faccia il dolore e la morte e togliere loro l’ultima parola.
Non euforia, nemmeno leggera spensieratezza. Piuttosto un profondo senso di consapevolezza dello spessore della vita, di come nulla vada perduto, di come tutto di noi venga in qualche modo raccolto e condotto a un senso più alto, misteriosamente ma realmente.
Era l’opera del Padre suo. L’effetto del Regno di Dio presente. Il segno del Regno di Dio vicino erano proprio quegli uomini e quelle donne beati. Beati ancor prima che Lui li proclamasse tali.
Anche Gesù ha cercato la via della sua beatitudine, come fanno tutti gli uomini e le donne della storia. Ha cercato insieme al Padre suo la strada della letizia. L’ha scoperta, l’ha vissuta e l’ha trovata vera per tutti.
Perciò l’ha annunciata, dichiarandola possibile e chiamando ciascuno a viverla senza condizioni. È il suo Vangelo. Lui che è Via, Verità e Vita.
Si è santi, come Tutti i Santi che celebriamo oggi, quando si osa credere che la Beatitudine è la volontà di Dio per questo nostro oggi e per il futuro che ci attende.
Le Beatitudini non si copiano, si scoprono.
Ammira quelle di chi hai accanto e non temere di cercare anche tu la tua.